lunedì 16 marzo 2015

SAN FRANCESCO E LE FONTI 732

DALLE FONTI FRANCESCANE 732

Vita Seconda di San Tommaso da Celano

732 148. Si trovarono insieme a Roma, in casa del cardinale d'Ostia che poi fu Sommo Pontefice, le fulgide luci del mondo san Francesco e san Domenico.
Sentendoli parlare fra loro del Signore con tanta dolcezza, alla fine il vescovo disse: « Nella Chiesa primitiva i pastori erano poveri e persone di carità, senza cupidigia. Perché--chiese-- tra i vostri frati quelli che emergono per dottrina e buon esempio, non li facciamo vescovi e prelati?».
Fra i due Santi sorse una gara, non per precedersi nella risposta, ma perché l'uno proponeva all'altro l'onore ed anzi voleva costringerlo a parlare per primo. In realtà si superavano a vicenda nella venerazione che nutrivano reciprocamente.
Alla fine vinse l'umiltà in Francesco, perché non si mise avanti e vinse pure in Domenico, perché ubbidì umilmente e rispose per primo.
Disse dunque Domenico al vescovo: « Signore, i miei frati, se lo capiscono, sono già posti in alto grado, e per quanto sta in me non permetterò che ottengano altra dignità ». Dopo questa breve e convinta risposta, Francesco si inchinò al vescovo e disse a sua volta: « Signore, i miei frati proprio per questo sono stati chiamati Minori, perché non presumano di diventare maggiori. Il nome stesso insegna loro a rimanere in basso ed a seguire le orme dell'umiltà di Cristo, per essere alla fine innalzati più degli altri al cospetto dei Santi. Se volete--continuò--che portino frutto nella Chiesa di Dio, manteneteli e conservateli nello stato della loro vocazione, e riportateli in basso anche contro loro volontà. Per questo, Padre, ti prego: affinché non siano tanto più superbi quanto più poveri e non si mostrino arroganti verso gli altri, non permettere in nessun modo che ottengano cariche». Queste furono le risposte dei Santi.

COMMENTO
Le divisioni a qualsiasi livello si potranno evitare e la comunione ecclesiale si potrà rafforzare, se ciascuno realizzerà la beatitudine evangelica della povertà in spirito o umiltà. Questo episodio ci mostra il segreto per cui i due grandi Ordini Mendicanti dei Frati Minori e dei Predicatori furono in grado di rinnovare la Chiesa. I due Santi Fondatori, infatti, invece di opporsi alla sacra gerarchia, dialogarono con essa offrendo il loro servizio disinteressato; invece di scontrarsi fra loro, si abbracciarono.


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