mercoledì 11 marzo 2015
DALLE FONTI FRANCESCANE 1755
SPECCHIO DI PERFEZIONE
1755 Finito il Capitolo nel quale molti frati furono inviati in terre oltremare, Francesco, restato con alcuni,
disse: « Fratelli carissimi, bisogna che io sia modello ed esempio a tutti i frati. Se dunque li ho mandati in
regioni lontane a sopportare travagli e umiliazioni, fame e sete e altre avversità, è giusto, e la santa umiltà
lo richiede che vada io pure in qualche terra lontana, affinché i fratelli affrontino più pazienti le difficoltà,
quando sentono che io sopporto le stesse traversie. Andate dunque e pregate il Signore, affinché mi
conceda di scegliere la regione che sia maggiormente a sua lode, a vantaggio delle anime ed a buon
esempio per il nostro Ordine ».
Era abitudine del santo padre, quando era in procinto di partire alla volta di qualche terra, di pregare
prima il Signore e di mandare dei fratelli a pregare, affinché il Signore lo ispirasse a dirigersi dove più
piacesse a Lui. Quei frati si ritirarono a pregare; e, finita l'orazione, tornarono a lui. Francesco tutto giulivo
disse loro: « In nome del Signore nostro Gesù Cristo e della gloriosa vergine Maria madre di lui, e di tutti i
santi: scelgo la terra di Francia, nella quale vive gente cattolica, soprattutto perché i francesi, fra gli altri
cattolici, mostrano gran riverenza al corpo di Cristo, cosa a me gratissima, e quindi mi troverò ben felice in
mezzo a loro ».
COMMENTO
L'esempio semplice e convincente di San Francesco ci serve d'aiuto per accogliere l'esortazione dello Spirito Santo che, attraverso la parola dell'apostolo san Giacomo, ci ha rivelato "tutta la verità". Il nostro Santo prima di intraprendere una attività apostolica, era solito pregare. Più che sui mezzi umani e sulle sue capacità, confidava nella potenza dello Spirito Santo, attinta con la preghiera sua personale e quella dei suoi frati. Facciamo così anche noi: saremo la forza di espansione del Regno di Dio.
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