venerdì 13 marzo 2015

SAN FRANCESCO E LE FONTI 679

DALLE FONTI FRANCESCANE 679

Vita Seconda di Tommaso da Celano

679 92. Mentre san Francesco si trovava nel vescovado di Rieti per curarsi gli occhi, una povera donna di Machilone venne dal medico, perché anche lei aveva una malattia simile a quella del Santo. Questi, parlando familiarmente al suo guardiano, cominciò a poco a poco a persuaderlo all'incirca così:«Frate guardiano, dobbiamo restituire ciò che è di altri ».
«Certo, padre, se abbiamo qualcosa che non sia nostro ».
«Restituiamo--continuò--questo mantello, che abbiamo ricevuto in prestito da quella poveretta, perché non ha nulla in borsa per le sue spese».
« Ma -- obbiettò il guardiano -- questo mantello è mio e non lo ho avuto in prestito da nessuno. usalo finché vorrai, e quando non lo vuoi più usare, rendilo a me ». E in realtà il guardiano l'aveva comprato poco prima, perché era necessario a san Francesco.
«Frate guardiano, -- continuò il Santo -- tu mi sei sempre stato cortese: ti prego, mostra ora la tua cortesia ».
«Ebbene padre, --concluse il guardiano--fa come vuoi, come ti suggerisce lo Spirito».
Francesco chiamò allora un secolare molto affezionato e gli disse: «Prendi questo mantello e dodici pani, va' da quella donna poverella e dille così: Il povero, al quale hai imprestato il mantello, ti ringrazia, ma ora riprendi ciò che è tuo ».
Quello andò e riferì come gli era stato ordinato. La donna pensò che si volesse deriderla e gli rispose arrossendo: «Lasciami in pace col tuo mantello! Non capisco di che cosa parli ».
L'altro insistette e gli lasciò tutto nelle mani. E la donna convinta che non c'era inganno, per timore che le venisse tolta una fortuna così impensata, si alzò nottetempo e, senza pensare alla cura degli occhi, se ne ritornò a casa col mantello.

Commento
Per fortuna non sono mancati mai, nella Chiesa, degli uomini autenticamente evangelici per i quali la "regola d'oro" è stata la norma indiscussa della loro vita. Tra questi è san Francesco il quale, come vero povero in spirito, ha così ragionato e agito: ciò che a me è utile e al mio prossimo invece è necessario di diritto appartiene a lui; io lo posso usare come una cosa datami in prestito dal Creatore di ogni bene fino a che trovo uno più povero di me. Se non la restituisco a lui--che è il vero proprietario--io sono un ladro. E' questa la più avanzata concezione sociale che si conosca.

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