DALLE FONTI FRANCESCANE 1038
Leggenda Maggiore di San Bonaventura
CAPITOLO II
PERFETTA CONVERSIONE A DIO.
RESTAURO DI TRE CHIESE
1038 1. Il servo dell'Altissimo, in questa sua nuova esperienza, non aveva altra guida, se non Cristo, perciò Cristo, nella sua clemenza, volle nuovamente visitarlo con la dolcezza della sua grazia. Un giorno era uscito nella campagna per meditare. Trovandosi a passare vicino alla chiesa di San Damiano, che minacciava rovina, vecchia com'era, spinto dall'impulso dello Spirito Santo, vi entrò per pregare. Pregando inginocchiato davanti all'immagine del Crocifisso, si sentì invadere da una grande consolazione spirituale e, mentre fissava gli occhi pieni di lacrime nella croce del Signore, udì con gli orecchi del corpo una voce scendere verso di lui dalla croce e dirgli per tre volte: “ Francesco, va e ripara la mia chiesa che, come vedi, è tutta in rovina! ” All'udire quella voce, Francesco rimane stupito e tutto tremante, perché nella chiesa è solo e, percependo nel cuore la forza del linguaggio divino, si sente rapito fuori dei sensi. Tornato finalmente in sé, si accinge ad obbedire, si concentra tutto nella missione di riparare la chiesa di mura, benché la parola divina si riferisse principalmente a quella Chiesa, che Cristo acquistò col suo sangue, come lo Spirito Santo gli avrebbe fatto capire e come egli stesso rivelò in seguito ai frati.
MEDITAZIONE
Fu lo stesso Gesù ad indicargli la missione. Non si trattava della Chiesa di mura, come aveva creduto Francesco in un primo tempo, ma di "quella Chiesa che Cristo acquistò col suo sangue, come lo Spirito Santo gli avrebbe fatto capire e come egli stesso rivelò in seguito ai frati" (FF 1038)
La "rovina" della Chiesa consisteva nell'avvilimento nel quale era caduta la dottrina evangelica, non nei particolari ma in generale, a motivo dei costumi di coloro che la insegnavano. (FF 474).
Francesco riparò la Chiesa "non per via di critica, ma per via di santità". Ancora oggi la Chiesa è santa e contemporaneamente bisognosa di purificazione e in stato di conversione, perchè la debolezza umana ne può offuscare la purezza di linee e la purezza dell'azione.
I francescani sono chiamati a continuare nel tempo la missione di Francesco: curare le ferite, fasciare le fratture, richiamare gli smarriti.( FF1469)
Rimbocchiamoci le maniche e diamoci da fare......
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