giovedì 22 settembre 2016

SAN FRANCESCO E LE FONTI 1121-1122

 Fonti Francescane 1121-1122
(San Francesco) Insegnava, avendolo appreso per rivelazione, che il primo passo nella santa religione consiste nel realizzare quella parola del Vangelo: 
Se vuoi essere perfetto, va, vendi tutto quello che hai e dàllo ai poveri.
Perciò ammetteva all'Ordine solo chi aveva rinunciato alla proprietà e non aveva tenuto assolutamente nulla per sé. 
Così faceva, in omaggio alla parola del Vangelo, ma anche per evitare lo scandalo delle borse private.
Un tale della Marca Anconitana gli chiese di accettarlo nell'Ordine e il vero patriarca dei poveri gli rispose: 
"Se vuoi unirti ai poveri di Cristo, distribuisci le cose tue ai poveri del mondo"
Ciò udito, quello se ne andò e, guidato dall'amor carnale, donò i suoi beni ai suoi parenti, e niente ai poveri.
Quando il Santo sentì da lui quel che aveva fatto, lo trafisse con questo duro rimprovero:
" Va per la tua strada, frate mosca, perché non sei ancora uscito dalla tua casa e dalla tua parentela.
Hai dato le cose tue ai tuoi consanguinei e hai defraudato i poveri: non sei degno di appartenere ai poveri di elezione. Hai incominciato dalla carne; hai messo al tuo edificio spirituale un fondamento rovinoso ".Quell'uomo animale ritornò dai suoi, reclamò le cose sue e non volendo lasciarle ai poveri, abbandonò ben presto il proposito di darsi alla virtù.



 
poveri di elezione. 
Hai incominciato dalla carne; hai messo al tuo edificio spirituale un fondamento rovinoso ".
Quell'uomo animale ritornò dai suoi, reclamò le cose sue e non volendo lasciarle ai poveri, abbandonò ben presto il proposito di darsi alla virtù.

SAN FRANCESCO E LE FONTI 1051



 


Fonti Francescane 1051
Nella chiesa della Vergine Madre di Dio dimorava, dunque, il suo servo Francesco e supplicava insistentemente con gemiti continui Colei che concepì il Verbo pieno di grazia e di verità, perché si degnasse di farsi sua avvocata.
E la Madre della misericordia ottenne con i suoi meriti che lui stesso concepisse e partorisse lo spirito della verità evangelica.
Mentre un giorno ascoltava devotamente la messa degli Apostoli, sentì recitare il brano del Vangelo in cui Cristo, inviando i discepoli a predicare, consegna loro la forma di vita evangelica, dicendo: Non tenete né oro né argento né denaro nelle vostre cinture, non abbiate bisaccie da viaggio, né due tuniche né calzari, né bastone.
Questo udì, comprese e affidò alla memoria l'amico della povertà apostolica e, subito, ricoImo di indicibile letizia, esclamò:
"Questo è ciò che desidero questo è ciò che bramo con tutto il cuore! ".
Si toglie i calzari dai piedi; lascia il bastone; maledice bisaccia e denaro e, contento di una sola tonachetta, butta via la cintura e la sostituisce con una corda e mette ogni sua preoccupazione nello scoprire come realizzare a pieno le parole sentite e adattarsi in tutto alla regola della santità, dettata agli apostoli.

SAN FRANCESCO E LE FONTI 640

Fonti Francescane 640
Nessuno deve meravigliarsi se questo profeta del nostro tempo si distingueva per tali privilegi :
Il suo intelletto, libero dalla nebbia densa delle cose terrene e non più soggetto alle lusinghe della carne, saliva leggero alle altezze celesti e si immergeva puro nella luce.
Irradiato in tal modo dallo splendore della luce eterna, attingeva dalla Parola increata ciò che riecheggiava nelle parole. 
Oh, quanto siamo diversi oggi, noi che avvolti dalle tenebre ignoriamo anche le cose necessarie !
E quale la causa, se non perché siamo amici della carne ed anche noi ci imbrattiamo di mondanità.Se invece assieme alle mani innalzassimo i nostri cuori al cielo, se stabilissimo la nostra dimora nei beni eterni, verremmo forse a conoscere ciò che ignoriamo : Dio e noi stessi.
Chi vive nel fango, vede necessariamente solo fango; mentre non è possibile che l'occhio fisso al cielo non comprenda le realtà celesti.