giovedì 12 marzo 2015

DALLE FONTI FRANCESCANE 55




Regola non bollata (1221)

CAPITOLO XXI
DELLA ESORTAZIONE E DELLA LODE CHE POSSONO FARE TUTTI I FRATI
[55] E questa o simile esortazione e lode tutti i miei frati, quando a loro piacerà, possono annunciare ad ogni
categoria di uomini, con la benedizione di Dio:
Temete e onorate,
lodate e benedite,
ringraziate e adorate
il Signore Dio onnipotente
nella Trinità e nell'Unità,
Padre e Figlio e Spirito Santo,
creatore di tutte le cose.
Fate penitenza,
fate frutti degni di penitenza,
perché presto moriremo.
Date e vi sarà dato,
Perdonate e vi sarà perdonato;
E se non perdonerete agli uomini le loro offese,
il Signore non vi perdonerà i vostri peccati.
Confessate tutti i vostri peccati.
Beati coloro che muoiono nella penitenza,
poiché saranno nel regno dei cieli.
Guai a quelli che non muoiono nella penitenza,
poiché saranno figli del diavolo
di cui compiono le opere,
e andranno nel fuoco eterno, Guardatevi e astenetevi da ogni male
e perseverate nel bene fino alla fine.

COMMENTO
Francesco spiega come attuare in concreto tutto quello che la Parola di Dio vuole rivelarci: portare noi stessi e "ogni classe di persone" a sprofondarsi in Dio, vivere in Lui come un pesce nell'acqua, fare della propria esistenza una "lode di Dio". Questo vuol dire mettersi nella prospettiva dell"<<oggi di Dio>>; o, il che è lo stesso, convertirsi---fare "penitenza"---passare dall'umano al divino, dal materiale allo spirituale, dal temporale all'eterno. Allora possiamo dire col salmista: "....Risplenda su di noi, Signore, la luce del tuo volto" (Salmo 4,7).

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