sabato 21 maggio 2016

SAN FRANCESCO E LE FONTI 2/ 48-49/ 131

Regola non bollata
F.F. 2  *Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo !* 
Questa è la vita del Vangelo di Gesù Cristo, che frate Francesco chiese che dal signor papa Innocenzo gli fosse concessa e confermata. 
Ed egli la concesse e la confermò per lui e per i suoi frati presenti e futuri.
(La Regola di San Francesco comincia in chiave Trinitaria)
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Regola non bollata
 F.F.48-49  *Lo spirito del Signore* invece vuole che la carne sia mortificata e disprezzata, vile e abbietta, e *ricerca l’umiltà e la pazienza e la pura e semplice e vera pace dello spirito; e sempre desidera soprattutto il divino timore e la divina sapienza e il divino amore del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.*
E *restituiamo al Signore Dio altissimo e sommo tutti i beni* e riconosciamo che tutti i beni sono suoi e di tutti rendiamogli grazie, perché procedono tutti da Lui.
E lo stesso altissimo e sommo, solo vero Dio abbia, e gli siano resi ed Egli stesso riceva tutti gli onori e la reverenza, tutte le lodi e tutte le benedizioni, ogni rendimento di grazia e ogni gloria, poiché suo è ogni bene ed *Egli solo è buono.*
E quando vediamo o sentiamo maledire o fare del male o bestemmiare Dio, noi benediciamo e facciamo del bene e lodiamo il Signore che è benedetto nei secoli.
Amen
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Testamento di Siena
 F.F. 131 
E chiunque osserverà queste cose, *sia ricol­mo in cielo della benedizione dell'altissimo Padre, e in terra sia ricolmo della benedizione del suo Figlio diletto col santissimo Spirito Paraclito* e con tutte le potenze dei cieli e con tutti i santi.
*Ed io frate Francesco piccolino, vostro servo, per quel poco che io posso, con­fermo a voi dentro e fuori questa santissima benedizio­ne.*
Amen
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IMMAGINE :
*Trinità con san Francesco d'Assisi e santa Maria Maddalena*
........... di Gerini Niccolò di Pietro
L’opera unisce l’iconografia della stimmatizzazione di San Francesco con la rappresentazione della Trinità (nel gradino si legge infatti : « s[an]c[t]a Trinitas miseremini mei ») e della Crocifissione con la Maddalena.
Il miracolo francescano viene dunque reso dal pittore all’interno di un’immagine più complessa, al fine di creare un collegamento con il dogma trinitario e la mistica contemplativa.
Questi elementi hanno infatti la funzione di potenziarne il significato mettendo in luce il valore delle stimmate come compenetrazione assoluta di Francesco nella passione di Cristo e il doloroso abbraccio di Maria Maddalena alla croce quale esempio femminile di conversione e dedizione a Cristo, paragonabile in questo senso al Santo di Assisi.

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