domenica 23 agosto 2015

Ernesto Cortazar - Relaxing Piano Music

DALLE FONTI FRANCESCANE 2912>2918

PREGHIERA PER EVITARE IL PURGATORIO

PREGHIERA RIPARATRICE
Una povera Clarissa defunta apparve alla sua Abadessa che pregava per lei e le disse: «Sono andata subito al Cielo perché, avendo recitato ogni sera questa preghiera, ho pagato tutti i miei debiti e sono stata preservata dal Purgatorio.
Eterno Padre, per le mani di Maria Addolorata, VI offro il S. Cuore di Gesù con tutto il Suo amore, con tutte le Sue sofferenze e con tutti i Suoi meriti: per espiare tutti i peccati che ho commesso quest’oggi, e durante tutta là mia vita passata.
Gloria al Padre...
Per purificare il bene che ho mal fatto quest’oggi, e durante tutta la mia vita passata. Gloria al Padre...
Per supplire al bene che ho trascurato di fare quest’oggi, e durante tutta la mia vita passata. Gloria al Padre.


DALLE FONTI FRANCESCANE 2912_2918
Lettera a Ermentrude di Bruges
2912 1 A Ermentrude, sorella carissima, Chiara d’Assisi, umile ancella di Gesù Cristo, augura salute e pace.
2913 2 Ho appreso, sorella carissima, che, con l’aiuto della grazia del Signore, sei fuggita dal fango di questo mondo; 3 ne provo grande allegrezza e mi congratulo con te; e ancor più grande é la mia gioia perché so che tu e le tue figlie con coraggio camminate nella via della virtù.
2914 4 Rimani, dunque, o carissima, fedele fino alla morte a Colui, al quale ti sei legata per sempre. E certamente sarai da Lui coronata con la corona della vita (Gc 1,12). 5 Il tempo della fatica quaggiù é breve, ma la ricompensa (Cfr. Sap 10,17; Sir 18,22) é eterna. Non ti abbaglino gli splendori del mondo, che passa come ombra (Gb 14,2). 6 Non ti sorprendano le vuote immagini di questo mondo ingannatore; chiudi le tue orecchie ai sibili dell’inferno e spezza da forte le sue tentazioni. 7 Sostieni di buona voglia le avversità, e la superbia non gonfi il tuo cuore nelle cose prospere; queste ti richiamano alla tua fede, quelle la richiedono.
2915 8 Rendi fedelmente a Dio quello che hai promesso con voto (Cfr. Sal 75,12), ed Egli ti darà la ricompensa. 9 Alza i tuoi occhi al cielo, o carissima, poiché é un invito per noi, e prendi la croce e segui (Cfr. Lc 9,23) Cristo che ci precede. 10 Poiché dopo molte e varie tribulazioni, é Lui che ci introdurrà nella sua gloria (Ap 14,21; Lc 24,26). 11 Ama con tutto il cuore Dio (Dt 11,1; Lc 10,27; 1Cor 16,22)), e Gesù, suo Figlio crocifisso per noi peccatori, e non cada mai dalla tua mente il ricordo di Lui. 12 Medita senza stancarti il mistero della croce e i dolori della Madre ritta ai piedi della croce (Cfr. Gv 19,25).
2916 13 Sii sempre attenta e vigile nella preghiera (Cfr. Mt 26,41). 14 Porta alla sua consumazione il bene che hai incominciato, e adempi (Cfr. 2Tm 4,5-7) il mistero che hai abbracciato in santa povertà e in umiltà sincera.
2917 15 Non temere, o figlia: Dio che é fedele in tutta le sua promesse e santo nelle sue opere (Sal 144,13), effonderà su di te e su tutte le tue figlie la benedizione copiosa. 16 Egli sarà il vostro aiuto, il vostro insuperabile conforto, come é il nostro Redentore e la nostra eterna ricompensa.
2918 17 Preghiamo Dio l’una per l’altra (Gc 5,16), e così, portando il giogo della carità vicendevole, con facilità adempiremo la legge di Cristo (Gal 6,2). Amen
COMMENTO
Se il linguaggio della Croce, vista nello sfondo luminoso della Risurrezione, è la forza conquistatrice della evangelizzazione delle genti, molto più è la spinta elevante dell'ascetica e della mistica. Consapevole di questo, per esperienza personale, s. Chiara invita la sua discepola Ermentrude di Bruges e contemplare Cristo crocifisso per avere la forza di proseguire con entusiasmo nella via dell'umiltà, della povertà e della mortificazione.

SAN FRANCESCO E LE FONTI 1047--1050

LEGGENDA MAGGIORE DI SAN BONAVENTURA DA BAGNOREGIO
Fonti Francescane no. 1047 – 1050
FF 1047 Ormai ben radicato nell'umiltà di Cristo, Francesco richiama alla memoria l'obbedienza di restaurare la chiesa di San Damiano, che la Croce gli ha imposto. Vero obbediente, ritorna ad Assisi, per eseguire l'ordine della voce divina, se non altro con la mendicazione. Deposta ogni vergogna per amore del povero Crocifisso, andava a cercar l'elemosina da coloro con i quali un tempo aveva vissuto nell'abbondanza, e sottoponeva il suo debole corpo, prostrato dai digiuni, al peso delle pietre. Riuscì così, a restaurare quella chiesetta, con l'aiuto di Dio e il devoto soccorso dei concittadini. Poi, per non lasciare intorpidire il corpo nell'ozio, dopo la fatica, passò a riparare, in un luogo un po' più distante dalla città, la chiesa dedicata a San Pietro spinto dalla devozione speciale che nutriva, insieme con la fede pura e sincera, verso il Principe degli Apostoli.
FF 1048 Riparata anche questa chiesa, andò finalmente in un luogo chiamato Porziuncola, nel quale vi era una chiesa dedicata alla beatissima Vergine: una fabbrica antica, ma allora assolutamente trascurata e abbandonata. Quando l'uomo di Dio la vide così abbandonata, spinto dalla sua fervente devozione per la Regina del mondo, vi fissò la sua dimora, con l'intento di ripararla. Là egli godeva spesso della visita degli Angeli, come sembrava indicare il nome della chiesa stessa, chiamata fin dall'antichità Santa Maria degli Angeli. Perciò la scelse come sua residenza, a causa della sua venerazione per gli Angeli e del suo speciale amore per la Madre di Cristo. Il Santo amò questo luogo più di tutti gli altri luoghi del mondo. Qui, infatti, conobbe l'umiltà degli inizi; qui progredì nelle virtù; qui raggiunse felicemente la mèta. Questo luogo, al momento della morte, raccomandò ai frati come il luogo più caro alla Vergine.
FF 1049 Riguardo a questo luogo, un frate, a Dio devoto, prima della sua conversione ebbe una visione degna di essere riferita. Gli sembrò di vedere innumerevoli uomini, colpiti da cecità, che stavano attorno a questa chiesa, in ginocchio e con la faccia rivolta al cielo. Tutti protendevano le mani verso l'alto e, piangendo, invocavano da Dio misericordia e luce. Ed ecco, venne dal cielo uno splendore immenso, che penetrando in loro tutti, portò a ciascuno la luce e la salvezza desiderate.
FF 1050 E' questo il luogo, nel quale san Francesco, guidato dalla divina rivelazione, diede inizio all'Ordine dei frati minori. Proprio per disposizione della Provvidenza divina, che lo dirigeva in ogni cosa, il servo di Cristo aveva restaurato materialmente tre chiese, prima di fondare l'Ordine e di darsi alla predicazione del Vangelo. In tal modo non solamente egli aveva realizzato un ar-monioso progresso spirituale, elevandosi dalle realtà sensibili a quelle intelligibili, dalle minori alle maggiori; ma aveva anche, con un'opera tangibile, mostrato e prefigurato simbolicamente la sua missione futura. Infatti, così come furono riparati i tre edifici, sotto la guida di quest'uomo santo si sarebbe rinnovata la Chiesa in tre modi: secondo la forma di vita, secondo la Regola e secondo la dottrina di Cristo da lui proposte -e avrebbe celebrato i suoi trionfi una triplice milizia di eletti. E noi ora costatiamo che così è avvenuto. A laude di nostro Signore Gesù Cristo. Amen