(San Francesco) Interrogato a Siena, da un religioso, dottore in sacra teologia, su alcuni passi di difficile interpretazione, svelò gli arcani della divina sapienza con tale chiarezza di dottrina, che quell'esperto rimase fortemente stupito e, pieno d'ammirazione, esclamò:
« Veramente la teologia di questo padre santo si libra, come un'aquila in volo, sulle ali della purezza e della contemplazione; mentre la nostra scienza striscia col ventre per terra ».
Per quanto egli fosse inesperto nell'arte del dire, pure, pieno di scienza, scioglieva il nodo dei dubbi e portava alla luce le cose nascoste.
E non è illogico che il Santo abbia avuto in dono la comprensione delle Scritture, giacché descriveva la loro verità in tutte le sue opere, in quanto era imitatore perfetto di Cristo, e aveva in sé il loro autore, in quanto era ripieno di Spirito Santo.
FF 1189
Nessun commento:
Posta un commento