Vita seconda di Tommaso da Celano
DOPO LA SUA MORTE IL PADRE APPARE AD UN FRATE
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219. In quella notte e alla stessa ora, il padre glorioso apparve ad un altro frate di vita lodevole, mentre era intento a pregare. Era vestito di una dalmatica di porpora, e lo seguiva una folla innumerevole di persone.
Alcuni si staccarono dal gruppo per chiedere al frate: "Costui non è forse Cristo, o fratello?".
"Sì, è lui ", rispondeva.
Ed altri di nuovo lo interrogavano: " Non è questi san Francesco? ".
E il frate allo stesso modo rispondeva affermativamente. In realtà sembrava a lui e a tutta quella folla che Cristo e Francesco fossero una sola persona.
Questa affermazione non può essere giudicata temeraria da chi sa intendere bene, perché chi aderisce a Dio diventa un solo spirito con Lui e lo stesso Dio sarà tutto in tutti.
COMMENTO
Nel Cristo che muore sulla croce e risorge dopo tre giorni a vita nuova, il Padre "riconcilia con sè il mondo" (2Cor 5,19).Essendo la morte dell'Uomo-Dio l'atto supremo d'amore ed essendo l'amore la vita stessa di Dio, in realtà è tutto il contrario di una morte: è la vittoria sulla morte, la vittoria definitiva dell'amore del Padre e del Figlio di cui è caparra il dono dello Spirito Santo. L'amore porta alla identificazione dell'amante con l'amato. In questo brano della vita di Francesco,il Celano ci dimostra come san Francesco, in forza dell'amore serafico di cui era infiammato, si sia talmente trasformato in Cristo, da formare una sola persona morale con Lui.
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