venerdì 13 marzo 2015

SAN FRANCESCO E LE FONTI 315--316 1 Celano

Le Fonti Francescane
Sezione seconda

VITA PRIMA
DI SAN FRANCESCO D'ASSISI
di Tommaso da Celano

Traduzione e note di
ABELE CALUFETTI
e
FELICIANO OLGIATI

QUESTA VITA PRIMA di san Francesco, che il francescano abruzzese Tommaso da Celano (c.
1190/c. 1260) scriveva tra il 1228 e l'inizio del 1229, è la prima biograha del Poverello. E, al tempo
stesso, è il capostipite di diverse altre Vite o Leggende non riportate in questo volume, in quanto
ne ripetono la matrice. Ciò vale soprattutto per la Vita di san Francesco di Giuliano da Spira (c.
1232/1239), per la Leggenda versificata di Enrico d'Avranches (c. 1232/1234), per la Leggenda
corale dello stesso Tommaso (c. 1230/ /1232), mentre ci sfugge il testo della Leggenda «Quasi
stella matutina » scritta da Giovanni da Celano, fratello di Tommaso.
Il valore biografico e letterario della Vita prima è fuori discussione; ha pesato tuttavia sulle sue
vicende la decisione del Capitolo generale di Parigi del 1266, che ordinò di distruggere tutte le
precedenti biografie di Francesco, dopo che Bonaventura da Bagnoregio, ministro generale, ebbe
compilato la sua Leggenda maggiore (1263). L'opera bonaventuriana riuniva in un solo corpo
letterario la biografia del Santo, edulcorando le testimonianze dirette che Tommaso, tra il 1228 e il
1253, aveva inserito nella sua «trilogia» (Vita prima, Vita seconda e Trattato dei miracoli ) .
Ritrovata (in un manoscritto non molto valido) e pubblicata, per la prima volta, dai Bollandisti nel
1768, la Vita prima si rivelò, in ambito moderno, un documento di grande autorità, nonostante le
sue preoccupazioni letterarie. Per la loro edizione critica, gli editori di Quaracchi (in AF, X, pp.
1-117, ma si veda anche, ivi, M. Bihl, pp. III-XIX) non hanno avuto a disposizione che una decina
di manoscritti, alcuni dei quali mutili. Il nostro volgarizzamento segue tale edizione.
Si veda anche Introduzione, qui, pp. 218-225. PROLOGO
Nel nome del Signore. Amen.
Incomincia il prologo
alla vita del beato Francesco
315 1. Per ordine del glorioso signor papa Gregorio, mi sono accinto a narrare
diligentemente gli atti e la vita del beatissimo padre nostro Francesco. Ho cercato di farlo
con ordine e devozione, scegliendo sempre come maestra e guida la verità. Ma poiché
nessuno può ritenere a memoria tutte le opere e gli insegnamenti di lui, mi sono limitato a
trascrivere con fedeltà almeno quelle cose che io stesso ho raccolto dalla sua viva voce o
appreso dal racconto di testimoni provati e sinceri, stendendole nel miglior modo che mi è
stato possibile, sebbene tanto inferiore al merito del soggetto. Potessi davvero essere
degno discepolo di colui che evitò costantemente il linguaggio difficile e gli ornamenti
della retorica!
316 2. Ho diviso in tre parti e in vari capitoli il materiale raccolto, allo scopo di non
creare confusione tra episodi di tempi diversi, né dubbio circa la loro verità.
La prima parte segue l'ordine cronologico, e tratta soprattutto della purezza della
sua vita, delle sue virtù esemplari e dei suoi salutari insegnamenti. Ví sono inseriti anche
alcuni miracoli, tra i tanti che Dio si degnò compiere per mezzo di lui in vita.
La seconda narra gli avvenimenti dal penultimo anno della sua vita fino alla sua
beata morte.
La terza infine raccoglie molti miracoli operati in terra dal Santo, ma molti più ne
tace, da quando egli regna glorioso con Cristo in cielo.
Descrive pure il culto di venerazione, di onore e di lode che papa Gregorio,
felicemente regnante, e tutti i cardinali di santa Chiesa romana gli tributarono, quando
decisero di iscriverlo nel catalogo dei Santi.
Sia ringraziato Dio onnipotente, che nei suoi santi si mostra sempre ammirabile e
amabile.
Qui finisce il prologo

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