mercoledì 11 marzo 2015

DALLE FONTI FRANCESCANE 183-84-85




LETTERA AI FEDELI

[183] E, prossimo alla passione, celebrò la pasqua con i suoi discepoli, e prendendo il pane, rese grazie, lo benedisse e lo spezzò dicendo: " Prendete e mangiate, questo è il mio corpo". E prendendo il calice disse: " Questo è il mio sangue della nuova alleanza, che per voi e per molti sarà sparso in remissione dei peccati". Poi pregò il Padre dicendo: " Padre, se è possibile passi da me questo calice". E il suo sudore divenne simile a gocce di sangue che scorre per terra. Depose tuttavia la sua volontà nella volontà del Padre dicendo: " Padre, sia fatta la tua volontà; non come voglio io, ma come vuoi tu".
[184] E la volontà di suo Padre fu questa, che il suo figlio benedetto e glorioso, che egli ci ha donato ed è nato per noi, offrisse se stesso, mediante il proprio sangue, come sacrificio e vittima sull'altare della croce, non per sé, poiché per mezzo di lui sono state create tutte le cose,ma in espiazione dei nostri peccati, lasciando a noi l'esempio perché ne seguiamo le orme. E vuole che tutti siamo salvi per mezzo di lui e che lo riceviamo col cuore puro e col nostro corpo casto.
[185] Ma pochi sono coloro che lo vogliono ricevere ed essere salvati per mezzo di lui, sebbene il suo giogo sia soave e il suo peso leggero (Scritti di San Francesco d'Assisi).

COMMENTO
Dietro gli esempi di san Paolo, i cristiani più generosi, mossi dal desiderio di contraccambiare a Cristo l'amore più grande, hanno desiderato "la gloria della Croce". Tra questi eccelle lo stigmatizzato della Verna. Ascoltando il seguente brano della Lettera a tutti i fedeli, si rafforzi il rapporto personale tra noi e il Crocifisso.Mettiamo l'accento sulla frase: Gesù ha offerto sè stesso "in sacrificio e vittima per i nostri peccati". Accettiamo infine volentieri l'invito del nostro Santo che ci esorta a contemplare il divino modello, Cristo crocifisso, e a seguirne le orme.

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