domenica 28 maggio 2017

SAN FRANCESCO E LE FONTI 1826

 Fonti Francescane 1826
In prima è da considerare che 'l glorioso messere santo Francesco in tutti gli atti della vita sua fu conforme a Cristo benedetto: chè come Cristo nel principio della sua predicazione elesse dodici Apostoli a dispregiare ogni cosa mondana, a seguitare lui in povertà e nell'altre virtù; così santo Francesco elesse dal principio del fondamento dell'Ordine dodici compagni possessori dell'altissima povertà. 
E come un de' dodici Apostoli, il quale si chiamò Iuda Scariotto, apostatò dello apostolato, tradendo Cristo, e impiccossi se medesimo per la gola; così uno de' dodici compagni di santo Francesco, ch'ebbe nome frate Giovanni dalla Cappella, apostatò e finalmente s'impiccò se medesimo per la gola. E questo agli eletti è grande esempio e materia di umiltà e di timore, considerando che nessuno è certo perseverare infino alla fine nella grazia di Dio. 
E come que' santi Apostoli furono a tutto il mondo maravigliosi di santità e d'umiltà, e pieni dello Spirito Santo; così que' santi compagni di santo Francesco furono uomini di tanta santità, che dal tempo degli
Apostoli in qua il mondo non ebbe cosi maravigliosi e santi uomini: imperò ch' alcuno di loro fu ratto infino al terzo Cielo come santo Paulo, e questo fu frate Egidio; alcuno di loro, cioè fra Filippo Lungo, fu toccato le labbra dall'Agnolo col carbone del fuoco come Isaia profeta; alcuno di loro, ciò fu frate Silvestro, che parlava con Dio come l'uno amico coll'altro, a modo che fece Moisè; alcuno volava per sottilità d'intelletto infino alla luce della divina sapienza come l'aquila, cioè Giovanni evangelista, e questo fu frate Bernardo umilissimo, il quale profondissimamente esponea la Scrittura santa; alcuno di loro fu santificato da Dio e canonizzato in Cielo vivendo egli ancora nel mondo, e questo fu frate Ruffino gentile uomo d'Ascesi; e cosl furono tutti privilegiati di singolare segno di santità, siccome nel processo si dichiara.




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