sabato 20 maggio 2017

SAN FRANCESCO E LE FONTI 1043c-1044

 Fonti Francescane 1043c-1044
"... il servitore del Re altissimo (San Francesco) , fu lasciato nudo, perché seguisse il nudo Signore crocifisso, oggetto del suo amore; così fu munito di una croce, perché affidasse la sua anima al legno della salvezza, salvandosi con la croce dal naufragio del mondo.
.D'allora in poi, affrancato dalle catene dei desideri mondani, quello spregiatore del mondo abbandonò la città, e, libero e sicuro, si rifugiò nel segreto della solitudine, per ascoltare, solo e nel silenzio, gli arcani colloqui del cielo.
E, mentre se ne andava per una selva, I'uomo di Dio Francesco, e cantava giubilante le lodi di Dio nella lingua di Francia, fu assalito dai briganti, sbucati all'improvviso.
Costoro, con intenzioni omicide, gli domandarono chi era.
Ma l'uomo di Dio, pieno di fiducia, rispose con espressione profetica:
«Io sono l'araldo del gran Re».
Quelli, allora, lo percossero e lo gettarono in un fosso pieno di neve, dicendo:
Sta lì, rozzo araldo di Dio».
Mentre se ne andavano, Francesco saltò fuori dal fosso e invaso dalla gioia, continuò a cantare con
voce più alta le lodi in onore del Creatore di tutte le cose, facendone riecheggiare le selve.




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