venerdì 1 maggio 2015

SAN FRANCESCO E LE FONTI 1051

DALLE FONTI FRANCESCANE 1051

Leggenda Maggiore di San Bonaventura

1051 1. Nella chiesa della Vergine Madre di Dio dimorava, dunque, il suo servo Francesco e supplicava insistentemente con gemiti continui Colei che concepì il Verbo pieno di grazia e di verità, perché si degnasse di farsi sua avvocata. E la Madre della misericordia ottenne con i suoi meriti che lui stesso concepisse e partorisse lo spirito della verità evangelica.
Mentre un giorno ascoltava devotamente la messa degli Apostoli, sentì recitare il brano del Vangelo in cui Cristo, inviando i discepoli a predicare, consegna loro la forma di vita evangelica, dicendo: Non tenete né oro né argento né denaro nelle vostre cinture, non abbiate bisaccie da viaggio, né due tuniche"né calzari, né bastone.
Questo udì, comprese e affidò alla memoria l'amico della povertà apostolica e, subito, ricoImo di indicibile letizia, esclamò: “ Questo è ciò che desidero questo è ciò che bramo con tutto il cuore! ”.
Si toglie i calzari dai piedi; lascia il bastone; maledice bisaccia e denaro e, contento di una sola tonachetta, butta via la cintura e la sostituisce con una corda e mette ogni sua preoccupazione nello scoprire come realizzare a pieno le parole sentite e adattarsi in tutto alla regola della santità, dettata agli apostoli.

COMMENTO
Seguendo l'esperienza di s. Francesco che ascolta la chiamata del Signore, che vede chiarita la sua missione particolare e quella del suo Ordine, cerchiamo di fare nostri alcuni aspetti di questa singolare vocazione. Queste le cose da rimarcare:

1) la parte che ha Maria, Madre di Dio e Madre della Chiesa, nel piano divino di salvezza e nella vocazione particolare di ogni "chiamato";

2) la immediatezza e radicalità della risposta del Santo di Assisi;

3) l'entusiasmo con cui si lancia all'attuazione del disegno di Dio.



Nessun commento:

Posta un commento