DALLE FONTI FRANCESCANE 843
“Trattato dei miracoli” di Tommaso da Celano FF 843
“Trattato dei miracoli” di Tommaso da Celano FF 843
«Una volta, facendo un viaggio attraverso la valle Spoletana, nelle vicinanze di Bevagna, arrivò in un luogo ove si era radunata una grandissima quantità di uccelli di varie specie. Avendoli scorti, il santo di Dio per il particolare amore del Creatore, con cui amava tutte le creature, accorse sollecitamente in quel luogo, salutandoli nel modo consueto, come se fossero dotati di ragione. Poiché gli uccelli non volavano via, egli si avvicinò e, andando e venendo in mezzo a loro, toccava con il lembo della sua tonaca il loro capo e il loro corpo. Pieno di gioia e di ammirazione, li invitò ad ascoltare volentieri la parola di Dio e così disse: «Fratelli miei uccelli! Dovete lodare molto il vostro Creatore e sempre amarlo perché vi ha rivestito di piume e vi ha donato le penne per volare. Infatti tra tutte le creature vi ha fatti liberi, donandovi la trasparenza dell’aria. Voi non seminate né mietete, eppure egli vi mantiene senza alcun vostro sforzo!». A tali parole gli uccelli, facendo festa, cominciarono ad allungare il collo, spalancare le ali, aprire il becco, fissandolo attentamente. Né si allontanarono da là finche´, fatto un segno di croce, non diede loro il permesso e la benedizione. Tornato dai frati, cominciò ad accusarsi di negligenza, perché prima non aveva mai predicato agli uccelli. Perciò da quel giorno esortava gli uccelli, gli animali, e anche le creature insensibili, alla lode e all’amore verso il Creatore».
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