Vita Seconda di Tommaso da Celano
Capitolo CXLIX
LA SUA DEVOZIONE AGLI ANGELI.
COSA FACEVA PER AMORE DI SAN MICHELE
GLI ANGELI
785 "Venerava col più grande affetto gli angeli, che sono con noi sul campo di battaglia e con noi camminano in mezzo all'ombra della morte. Dobbiamo venerare, diceva questi compagni che ci seguono ovunque e allo stesso modo invocarli come custodi. Insegnava che non si deve offendere il loro sguardo, né osare alla loro presenza ciò che non si farebbe davanti agli uomini. E proprio perché in coro si salmeggia davanti agli angeli, voleva che tutti quelli che potevano si radunassero nell'oratorio e lì salmeggiassero con devozione.
Ripeteva spesso che si deve onorare in modo più solenne il beato Michele, perché ha il compito di presentare le anime a Dio. Perciò ad onore di san Michele, tra la festa dell'Assunzione e la sua, digiunava con la massima devozione per quaranta giorni. E diceva: «Ciascuno ad onore di così glorioso principe dovrebbe offrire a Dio un omaggio di lode o qualche altro dono particolare»"
COMMENTO
Francesco era pienamente consapevole dell''esistenza degli Angeli. Muovendosi totalmente nella fede del suo tempo, famigliarizza con essi: sono fratelli nel servizio di Dio, compagni e aiuto nel cammino, ai quali si unisce con vincolo d'amore: 97-98, e in loro onore praticava una speciale quaresima: 98,1668-1670. Francesco predilige la Porziuncola, "Santa Maria degli Angeli", sapendo per esperienza che essa frequentemente era visitata dagli Angeli: 98.Essi sono esempio di purezza:99. Alla bellezza degli Angeli è paragonato il volto di Francesco morto: 99.
Nessun commento:
Posta un commento