giovedì 21 maggio 2015

SAN FRANCESCO E LE FONTI 2210

DALLE FONTI FRANCESCANE 2210

B) LETTERA DEL 1220 SULLA PRESA DI DAMIATA, DA DAMIATA 

2210 Dopo aver narrato i particolari della miracolosa presa di Damiata, che era rimasta quasi deserta in seguito ad una violentissima peste, e ricordata anche una precedente incursione di crociati mossi solo da orgoglio, e conclusa in una terribile carneficina, e già salutato gli amici, da parte anche dei suoi collaboratori, che nomina, aggiunge: 

2211 1. Rainerio, priore della chiesa di San Michele (in Acri), è entrato a far parte della religione dei frati minori. Questa religione sta aumentando assai di numero nel mondo intero. Il motivo è questo: che essi imitano palesemente la forma di vita della Chiesa primitiva e la vita degli apostoli in tutto. Tuttavia a noi sembra che questa religione contenga in sé un gravissimo pericolo, perché vengono mandati a due a due per tutto il mondo, non solo i perfetti, ma anche i giovani e gli immaturi, che avrebbero dovuto essere tenuti sotto controllo e provati per qualche tempo sotto la disciplina conventuale. 
2212 2. Il maestro di questi frati cioè il fondatore di questo Ordine [si chiama frate Francesco: un uomo talmente amabile che è da tutti venerato], venuto presso il nostro esercito, acceso dallo zelo della fede, non ebbe timore di portarsi in mezzo all'esercito dei nostri nemici e per molti giorni predicò ai Saraceni la parola di Dio, ma senza molto frutto. Ma il Sultano, re dell'Egitto, lo pregò, in segreto, di supplicare per lui il Signore perché potesse, dietro divina ispirazione, aderire a quella religione che più piacesse a Dio. 

2213 3. Son passati a far parte di quest'Ordine religioso, Colino l'inglese, nostro chierico, e altri due dei nostri collaboratori, cioè il maestro Michele e Don Matteo, al quale avevo affidato la cura della chiesa di Santa Croce. A stento riesco a trattenere il Cantore (Giovanni da Cambrai), Enrico (siniscalco) e alcuni altri...


 

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