lunedì 4 maggio 2015

SAN FRANCESCO E LE FONTI La Verna 8

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SAN FRANCESCO E I SUOI PRIMI COMPAGNI

Francesco Bernardone, questo giovane di Assisi che aveva rinunciato alle ricchezze familiari per dedicarsi ai poveri, ai sofferenti, agli ammalati, stava suscitando fascino, interesse verso la sua vita e la sua missione. Non tardarono ad arrivare i primi seguaci. Se San Francesco era da una parte persona dolce, amorevole, disponibile verso il prossimo, chiunque potesse essere, per un altro aspetto era persona estremamente rigida nei confronti dei comportamenti suoi e di chiunque volesse seguirlo. Comportamenti che dovevano seguire la sua futura "prima Regola" che altro non era che insegnamenti ed "ordini" tratti dal Vangelo. I primi compagni di San Francesco furono Bernardo da Quintavalle e Pietro Cattani. Seguirono di lì a poco Sabatino, Silvestro, Giovanni della Cappella, Egidio, Morico, Barbaro Vigilante, Bernardo Vigilante, Filippo Longo. Per ultimo si unì al gruppo Angelo Tancredi. Il "primo ordine Francescano" si era creato, anche si tende ad indicare la nascita dell'Ordine con la presentazione della Regola a Papa Innocenzo III.
L'Ordine avrà la sua sede presso la Porziuncola, piccola chiesa presso Santa Maria degli Angeli, donata a Francesco ed i suoi compagni dai monaci benedettini dell'abbazia di Monte Subasio, la montagna che sovrasta Assisi. Regola ferrea dell'Ordine francescano era non possedere alcuna proprietà. Vivere con i doni che ricevevano che divenivano non qualcosa da possedere, ma qualcosa da mettere a disposizione, condividere con gli altri. Questo anche per la Porziuncola.
L'abito dei componenti dell'Ordine sarà tassativamente un umile saio cinto da una corda bianca.

Testamento di S.Francesco 116-117
[116] 14 E dopo che il Signore mi dette dei frati, nessuno mi mostrava che cosa dovessi fare, ma lo stesso Altissimo mi rivelò che dovevo vivere secondo la forma del santo Vangelo 15 Ed io la feci scrivere con poche parole e con semplicità, e il signor Papa me la confermò.

[117] 16 E quelli che venivano per abbracciare que­sta vita, distribuivano ai poveri tutto quello che potevano avere ([2]), ed erano contenti di una sola tonaca, rappezza­ta dentro e fuori, del cingolo e delle brache. 17 E non volevamo avere di più.

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