venerdì 3 aprile 2015

SAN FRANCESCO E LE FONTI 266/275

DALLE  FONTI  FRANCESCANE  266/275



COMMENTO AL “PATER NOSTER”


[266]

O santissimo Padre nostro: creatore, redentore, consolatore e salvatore nostro.




[267]

Che sei nei cieli: negli angeli e nei santi, illuminandoli alla conoscenza, perché tu, Signore, sei luce, infiammandoli all'amore, perché tu, Signore, sei amore, ponendo la tua dimora in loro e riempiendoli di beatitudine, perché tu, Signore, sei il sommo bene, eterno, dal quale proviene ogni bene e senza il quale non esiste alcun bene.




[268]

Sia santificato il tuo nome: si faccia luminosa in noi la conoscenza di te, affinché possiamo conoscere l'ampiezza dei tuoi benefici, l'estensione delle tue promesse, la sublimità della tua maestà e la profondità dei tuoi giudizi.




[269]

Venga il tuo regno: perché tu regni in noi per mezzo della grazia e ci faccia giungere nel tuo regno, ove la visione di te è senza veli,

l'amore di te è perfetto,

la comunione di te è beata,

il godimento di te senza fine.




[270]

Sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra: affinché ti amiamo con tutto il cuore, sempre pensando a te; con tutta l'anima, sempre desiderando te; con tutta la mente, orientando a te tutte le nostre intenzioni e in ogni cosa cercando il tuo onore; e con tutte le nostre forze, spendendo tutte le nostre energie e sensibilità dell'anima e del corpo a servizio del tuo amore e non per altro; e affinché possiamo amare i nostri prossimi come noi stessi, trascinando tutti con ogni nostro potere al tuo amore, godendo dei beni altrui come dei nostri e nei mali soffrendo insieme con loro e non recando nessuna offesa a nessuno.




[271]

Il nostro pane quotidiano: il tuo Figlio diletto, il Signore nostro Gesù Cristo, dà a noi oggi: in memoria, comprensione e reverenza dell'amore che egli ebbe per noi e di tutto quello che per noi disse, fece e patì.




[272]

E rimetti a noi i nostri debiti: per la tua ineffabile misericordia, per la potenza della passione del tuo Figlio diletto e per i meriti e l'intercessione della beatissima Vergine e di tutti i tuoi eletti.




[273]

Come noi li rimettiamo ai nostri debitori: e quello che non sappiamo pienamente perdonare, tu, Signore, fa' che pienamente perdoniamo sì che, per amor tuo, amiamo veramente i nemici e devotamente intercediamo presso di te, non rendendo a nessuno male per male e impegnandoci in te ad essere di giovamento a tutti




[274]

E non ci indurre in tentazione: nascosta o manifesta, improvvisa o insistente.




[275]

Ma liberaci dal male: passato, presente e futuro.

Gloria al Padre, ecc.


COMMENTO
Se l'Expositio in Pater noster non è in tutte le sue parti e formulazioni un'opera originale di san Francesco, perchè nel realizzarla si è servito di altri modelli, essa tuttavia corrisponde al suo spirito ed è in parte anche composta da lui stesso. Comunque, egli ha fatto interamente proprie le citazioni, ed ha dato loro, con aggiunte adeguate, il significato da lui desiderato. Se quindi manca in molte parti l'originalità, non le manca l'autenticità. In ogni caso Francesco, come testimoniano anche i manoscritti, ha dato alla preghiera la sua forma attuale, che riscontriamo già nel sec. XIV. Questa lunga citazione era necessaria per la sottolineatura della grande ricchezza spirituale dello scritto.




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