Il cardinale Ugolino, a sua volta, nutriva profondo affetto per il Santo; gradiva quindi ogni sua parola e atto, anzi spesso si rasserenava tutto al solo vederlo.
Egli stesso afferma di non aver mai avuto turbamenti d'animo per quanto grandi, che la vista e le parole di Francesco non bastassero ad eliminare, disperdendo le nubi dello spirito ed ogni tristezza, e riportandovi la serenità e la gioia.
Si diportava con Francesco come il servo rispetto al suo padrone; lo ossequiava come un apostolo di Cristo, e sovente, inchinandosi, lo riveriva, baciandogli le mani.
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