domenica 22 gennaio 2017

SAN FRANCESCO E LE FONTI 1545

 F.F. 1545 
Nei primordi dell'Ordine, quando Francesco cominciò ad avere dei fratelli dimorava con essi presso Rivotorto. 
Una volta, sulla mezzanotte, mentre tutti riposavano sui loro giacigli, un frate gridò all'improvviso:
« Muoio! muoio! ».
Tutti gli altri si svegliarono stupefatti e atterriti. Francesco si alzò e disse:
«Levatevi, fratelli, e accendete un lume».                                                                                                 Accesa la lucerna, il Santo interrogò:
«Chi ha gridato: Muoio?».
Quello rispose:
« Sono io ».
Riprese Francesco:
« Che hai, fratello? 
di cosa muori? ».
E lui:
« Muoio di fame ».
Francesco, da uomo pieno di bontà e gentilezza, fece subito preparare la mensa. E affinché quel fratello non si vergognasse a mangiare da solo, si posero tutti a mangiare insieme con lui.
Sia quel frate sia gli altri si erano convertiti al Signore da poco tempo, e affliggevano oltremisura il loro corpo.
Dopo la refezione, Francesco parlò:
« Cari fratelli, raccomando che ognuno tenga conto della propria condizione fisica.
Se uno di voi riesce a sostenersi con meno cibo di un altro, non voglio che chi abbisogna di un nutrimento più abbondante si sforzi di imitare l'altro su questo punto; ma, adeguandosi alla propria complessione, dia quanto è necessario al suo corpo. 
Come ci dobbiamo trattenere dal soverchio mangiare, nocivo al corpo e all'anima, così, e anche di più, dalla eccessiva astinenza, poiché *il Signore preferisce la misericordia al sacrificio ».




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