F.F. 1545
Nei primordi dell'Ordine, quando Francesco cominciò ad avere dei fratelli dimorava con essi presso Rivotorto.
Una volta, sulla mezzanotte, mentre tutti riposavano sui loro giacigli, un frate gridò all'improvviso:
« Muoio! muoio! ».Tutti gli altri si svegliarono stupefatti e atterriti. Francesco si alzò e disse:
«Levatevi, fratelli, e accendete un lume». Accesa la lucerna, il Santo interrogò:
«Chi ha gridato: Muoio?».
Quello rispose:
« Sono io ».
Riprese Francesco:
« Che hai, fratello?
E lui:
« Muoio di fame ».
Francesco, da uomo pieno di bontà e gentilezza, fece subito preparare la mensa. E affinché quel fratello non si vergognasse a mangiare da solo, si posero tutti a mangiare insieme con lui.
Sia quel frate sia gli altri si erano convertiti al Signore da poco tempo, e affliggevano oltremisura il loro corpo.
Dopo la refezione, Francesco parlò:« Cari fratelli, raccomando che ognuno tenga conto della propria condizione fisica.
Se uno di voi riesce a sostenersi con meno cibo di un altro, non voglio che chi abbisogna di un nutrimento più abbondante si sforzi di imitare l'altro su questo punto; ma, adeguandosi alla propria complessione, dia quanto è necessario al suo corpo.
Come ci dobbiamo trattenere dal soverchio mangiare, nocivo al corpo e all'anima, così, e anche di più, dalla eccessiva astinenza, poiché *il Signore preferisce la misericordia al sacrificio ».
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