giovedì 2 giugno 2016

SAN FRANCESCO E LE FONTI 848



FF848
25. Mentre il beato Francesco era in un eremo. come al solito lontano dagli uomini e dal loro parlare, un falco che aveva il nido in quel luogo si legò a lui con grande patto d'amicizia. Infatti di notte, quando il Santo era solito alzarsi per i divini uffici, il falco lo anticipava sempre col suo canto e schiamazzo. La cosa era molto gradita al Santo, poiché con tanta sollecitudine lo scuoteva da ogni indugio. Quando però il Santo più del solito era disturbato da qualche malessere, il falco si tratteneva e non cominciava così presto le sue veglie. Come istruito da Dio, verso l'alba suonava la campana della sua voce con tocco leggero. Nessuna meraviglia dunque, se anche tutte le altre creature venerano un così grande amante del Creatore.

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