giovedì 16 aprile 2015

SAN FRANCESCO E LE FONTI 346

DALLE FONTI FRANCESCANE 346

Vita Prima di Tommaso da Celano

CAPITOLO VII

ASSALITO DAI BRIGANTI, É GETTATO NELLA NEVE, POI SI APPLICA A SERVIRE I LEBBROSI

346

16. Vestito di cenci, colui che un tempo si adornava di abiti purpurei, se ne va per una selva, cantando le lodi di Dio in francese Ad un tratto, alcuni manigoldi si precipitano su di lui, domandandogli brutalmente chi sia. L'uomo di Dio risponde impavido e sicuro: "Sono l'araldo del gran Re; vi interessa questo?". Quelli lo percuotono e lo gettano in una fossa piena di neve, dicendo: "Stattene lì, zotico araldo di Dio!". Ma egli, guardandosi attorno e scossosi di dosso la neve, appena i briganti sono spariti balza fuori dalla fossa e, tutto giulivo, riprende a cantare a gran voce, riempiendo il bosco con le lodi al Creatore di tutte le cose.






COMMENTO
Vi fu un uomo mandato da Dio, la vita del quale ebbe pienamente la tonalità pasquale: Francesco d'Assisi. Presa coscienza di essere un risorto con Cristo, liberatosi da ogni cupidigia e attaccamento terreno, restituite al padre anche le vesti, ricco della grazia dello Spirito Santo, va per il mondo cantando. Le villanie dei ladri nei quali si imbatte e tutte le altre prove che dovrà affrontare, trasformate in offerta d'amore, non faranno che aumentare la sua consolazione. E' un modello altamente qualificato: sforziamoci di imitarlo.

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