venerdì 29 aprile 2016

DALLE FONTI FRANCESCANE 88

DALLE FONTI FRANCESCANE 88




REGOLA BOLLATA
[88] 1 Quei frati ai quali il Signore ha concesso la grazia di lavorare, lavorino con fedeltà e con devozione 2 così che, allontanato l’ozio, nemico dell’anima, non spengano lo spirito della santa orazione e devozione, al quale devono servire tutte le altre cose temporali. 3 Come ricompensa del lavoro ricevano le cose necessarie al corpo, per sé e per i loro fratelli, eccetto denari o pecunia, 4 e questo umilmente, come conviene a servi di Dio e a seguaci della santissima povertà.
COMMENTO
Per san Francesco il lavoro è veramente una grazia, in quanto non solo mette l'uomo nella condizione di valorizzare le capacità date a lui dal Creatore, ma di imitare nostro Signore Gesù Cristo. Il Poverello ha voluto lavorare con le sue mani ed ha voluto che i suoi frati lavorassero, perchè il Figlio di Dio ha lavorato. Ha inoltre salvato in sè la dignità del lavoro lavorando liberamente, per amore, senza cupidigia.

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